da jonas | Mar 14, 2019 | personaggi
Nome: Jonas
Cognome: Marlowe
Età: 30
Aspetto: lontano dalla bellezza apollinea, dalla mascella quadrata e maschia, dalla sezione aurea, dalle proporzioni leonardesche e dall’uomo vitruviano, per motivi insondabili Jonas piace molto alle donne.
Potete anche non crederci, ma è così. Alto, magro, zigomuto, occhi troppo vicini, capelli rossi e colorito inesistente.
Carattere: E’ buono e gentile, ma solo fino ad un certo punto. Voi NON volete vedere quel punto, credetemi.
Storia: Ispettore di Scotland Yard, erasposato con Alice Marlowe. Ora è vedovo. Non ha figli.
da jonas | Mar 14, 2019 | personaggi
Nome: Jericho Marmaduke
Cognome: Shelmardine
Età: 33
Aspetto: Appare più giovane della sua età…a tratti più vecchio… Occhi azzurri così chiari da apparire bianchi sotto la luce intensa, labbra piene, troppo per un uomo, lineamenti fanciulleschi e affilati a un tempo. Uno strano sembiante per uno strano essere, fatto di luci e ombre, di sfumature perpetue indefinibili.
Carattere: Difficile definire in poche parole Jericho, o qualunque sia il nome reale di questo singolare personaggio. Se dovessimo lasciar parlare i fatti, poi… Sedicente mago, rinomato medium, affermato ciarlatano, scorrazza liberamente dalle sale dei palazzi nobiliari ai bassifondi più disertati e squallidi, passando per i salotti della borghesia londinese, da anni, con la leggerezza di chi, ovunque va, non paga dazio. A suo agio con i lord quanto con le puttane di Whitechapel, forte della sua cultura tanto enciclopedica quanto superficiale, appare per la maggior parte del tempo un compagno piacevole, un eloquente conversatore, un seducente libertino. Ma è solo una facciata (o no?…)
Storia: Nessuno sa esattamente da dove sia uscito questo singolare individuo. Lui, personalmente, vanta illustri natali, sebbene ci sia chi afferma di aver udito dalle sue labbra almeno tre versioni riguardo la sua nascita eccellente. I fatti documentati sembrano essere svaniti nei meandri del passato, bruciati nel rogo di un orfanotrofio, o forse di un ospedale psichiatrico… Jericho ha viaggiato parecchio, un po’per arricchire le sue conoscenze riguardo all’occulto, un po’per sfuggire a chi, insoddisfatto delle sue prestazioni, o semplicemente insofferente alla sua scomoda esistenza, gli ha dato la caccia. Ma lui se l’è sempre cavata, forse per fortuna, forse grazie ad amicizie potenti, tra cui si vocifera figuri la regina in persona. Lui non ne parla, minimizza, anche se a volte, magari dopo un bicchiere di troppo, non disdegna di parlare con affetto dell’ultima volta che ha letto le carte alla cara Vittoria…. Di fatto il lavoro di medium serve da copertura per altri lavori, ottimali per chi, come lui, sa muoversi agilmente in ambienti così diversi riuscendo sempre, in un modo o nell’altro, a trovare il modo di entrare. Da che parte stia veramente, poi…a chi è dato saperlo?
da jonas | Dic 3, 2012 | personaggi
Nome: Damon
Cognome: Davies, Sir e DCI (Detective Chief Inspector)
Età: 60
Aspetto: Damon Davies è alto e magro. Classico inglese pallido e incolore, ha occhi e capelli grigi. Lineamenti affilati e sguardo glaciale, è affetto da una semiparalisi che gli ha bloccato metà del corpo e del volto.
Carattere: Come richiede il suo ruolo, come esige il suo rango, Sir Damon è serio, gelido e distaccato. La sua mente analitica e razionale lo porta a vedere il mondo ridotto ad una serie di concatenazioni causa-effetto. La vita è da sezionare, le menti sono da analizzare. La gente rientra tutta in una casistica ben determinata. Per Damon Davies noi siamo cose, fenomeni naturali non troppo complessi e la nostra natura umana è straordinariamente prevedibile e noiosa. L’umanità è un gradino sotto Sir Damon: se te lo dimentichi, te lo ricoderà lui alla prima occasione.
Storia: Sir Damon Davies è Ispettore Capo (DCI) del Criminal Investigation Department della Met Police (meglio conosciuta come Scotland Yard) da oltre vent’anni. Mente particolarmente acuta e brillante, Sir Damon è entrato in polizia con la mansione di Detective in borghese ed ha fatto presto carriera grazie alle sue conoscenze altolocate nella Londra-bene ma soprattutto grazie alle sue spiccate doti investigative.
Appartiene ad una ricca famiglia dell’alta borghesia londinese e grazie ai suoi successi in campo investigativo è stato nominato Baronetto da Vittoria dopo aver risolto un caso d’omicidio particolarmente complicato, di cui si era parlato molto sui giornali di tutta Inghilterra.
Residenza: Residenza Davies, West End
da jonas | Lug 4, 2014 | personaggi
Nome: (Vincent) ma nessuno lo chiama per nome. Per chi frequenta il Casino è Re Belial, per gli altri “signor Bell”
Cognome: Bell
Età: 47
Aspetto: Difficile dargli un’età, difficile porlo in un’unica dimensione. Il Re è sfuggente, evanescente, fatto della stessa sostanza di cui è fatto il suo mondo crepuscolare. Vive dell’essenza dei sogni, sogni pesanti come piombo, belli e velenosi, dolorosamente inconsistenti.
Pallido, quasi spettrale, capelli biondissimi pettinati all’indietro, corpo magro e nervoso, e al contempo modellato e rimodellato dal languore, dal piacere, dal dolore, fino a divenire uno strumento perfezionato al punto da aver perduto ogni assonanza, ogni equilibrio.
Carattere: Il Re è il re. E’come la luna, mutevole e imprevedibile, misterioso e ineffabile. Preda di una perpetua indolenza, che dà l’impressione sia perennemente sedato, muta accento e intenzione senza ragioni apparenti, trascinato dalle proprie correnti interiori, dai suoi umori capricciosi, dalle droghe di cui fa largo uso. Apparentemente non ha mai imparato cosa sia giusto e sbagliato, cosa sia bene, cosa male. O forse conosce i due estremi opposti al punto da poterli solo trascendere. Ignora l’etica, la morale, la pietà, segue solo l’istinto, il piacere, l’appagamento, l’annichilimento.
Storia: Nessuno (o quasi) sa chi egli sia e da dove derivino le immense ricchezze di cui sembra disporre. Nessuno sa come egli possa vivere come vive rimenendo impunito. La sua esistenza comincia e finisce nel Casino del cielo riflesso, al di fuori di esso lui non esiste, come una chimera, come una favola.
Residenza: Casino del Cielo riflesso, Marylebone. Abitazione: Waterhouse Hall, Marylebone
da jonas | Mar 1, 2019 | personaggi
Nome: Cristophe
Cognome: Safire
Età: 33 (deceduto)
Aspetto: Capelli biondi, occhi castani, alto oltre 1,80. Decisamente un bel ragazzo.
Carattere: Allegro, cordiale ed estremamente affascinante. Era un affabulatore nato e la gente lo sarebbe stata ad ascoltare per ore. Profondamente scettico e disincantato, Cristophe dubitava di tutto e tutti e studiava attentamente ogni suo interlocutore da dietro il suo bel sorriso solare, per capirne le intenzioni. Spirito assolutamente nomade e indipendente, riteneva che fosse una gran fortuna non avere nessun posto che può chiamare “casa”. Anzi, gli piaceva sottolineare che casa sua fosse “dappertutto”.
Storia: Nato sull’Isola di Man, Il padre era un marinaio inglese e sua madre era una gitana bretone. Poiché nato privo della linea della fortuna su entrambe le mani, la madre, quand’era piccolo, gli ha inciso i palmi con un rasoio per ovviare a questa terribile mancanza, che ella aveva interpretato come segno funesto. Cristophe ha iniziato la sua carriera artistica come illusionista nello spettacolo itinerante in cui lavorava sua madre come lettrice della mano e cartomante. Giochi di carte, sparizioni di oggetti, materializzazioni. Ma il suo vero talento sono le evasioni incredibili. Cristophe oggi è un famoso Escapologo conosciuto in tutta Europa: è assolutamente impossibile tenerlo legato o rinchiuso da qualche parte. Si libera facilmente da manette, camicie di forza, bauli o gabbie e riesce ad evadere da stanze murate, celle e simili. E’ famoso per inscenare evasioni altamente rischiose, come il numero in cui riesce a liberarsi sospeso a testa in giù in una cassa di vetro e acciaio piena d’acqua e chiusa a chiave. Ovviamente c’è il trucco, ma non lo viene certo a dire a voi (anche se qualcuno mormora che Cristophe sia in grado di disarticolare entrambe le spalle a piacimento così da liberarsi agevolmente dalle camicie di forza e dalle catene).
Grazie alla sua profonda conoscenza di tutti i trucchi del mestiere, riesce a riprodurre qualsiasi numero di magia, e ha smascherato decine di medium e sedicenti maghi in giro per il mondo. Lo “smascheramento del medium” è infatti uno dei punti di forza del suo spettacolo. Inoltre Cristophe offre un premio in denaro a chiunque dimostri di possedere capacità soprannaturali che lui non riesca a confutare e/o riprodurre.
Durante un numero di escpologia particolarmente difficile la sua assistente nonché moglie, Valentina Casanova, lo ha ucciso.
Residenza: Fine del Mondo. Ora Highgate Cemetary
da jonas | Mar 1, 2013 | personaggi
Nome: Valentina
Cognome: Casanova (è un nome d’arte, ma lei sostiene che sia un nome vero)
Età: 25
Aspetto: Valentina è la bambola più bella che c’è in negozio. Ha un viso grazioso dall’aria perennemente imbronciata, ma solo perché tutti le dicono che in realtà è più carina quando fa il muso. Sorride, senza mai dischiudere le belle labbra rosa perché ha gli incisivi leggermente distanziati che la rendono buffa quando ride. Capelli lunghi e biondi. Occhi tra il verde e l’azzurro. Un’espressione sfrontata, sembra una statuina fatta di porcellana o marzapane.
Questo accadeva mille anni fa.
Ora Valentina è una bambola di stracci informi, in una cella imbottita a Bedlam.
Carattere: Sfacciata. Smorfiosa. Sicura di sé. Un po’ cafoncella. Sulla scena è una vera professionista: sorridente come un mattino di maggio e perfezionista fino all’ossessione. Come il suo Mago, non esita a provare e riprovare i numeri decine di volte finchè tutto non è assolutamente perfetto.
E’ convinta di essere un’ottima illusionista, forse migliore di Safire, ma il mondo non è ancora pronto per una donna che lotta con una camicia di forza su di un palcoscenico. Per cui Valentina verifica che i meccanismi dei macchinari di Safire siano ben oliati e funzionanti, sorride e fa vedere le gambe. Prima o poi il suo momento verrà, ne è sicura.
Storia: per metà francese e per metà italiana, sosteneva di discendere da Giacomo Casanova, di essere la bis-nipote di uno dei molti bastardi che il libertino italiano ha disseminato per tutta Europa. Lavorava come assistente di scena per Cristophe Safire da quando aveva diciotto anni. I suoi genitori non approvavano né il suo lavoro né il suo stile di vita, ma era impossibile imporre qualcosa a Valentina, perché Valentina faceva solo e sempre quello che voleva. Alla fine Cristophe Safire la sposò, e poi morì. Fu lei a sabotare un numero di escapologia, condannandolo a morire incatenato in una vasca piena d’acqua. Rinchiusa a Bedlam, ha partorito i due figli Cristoph e Virginie. Poi un medico aperto alle nuove sperimentazioni l’ha lobotomizzata, riducendola a un vegetale.
Residenza: Bedlam