Intervista a sorpresa a Federica Soprani su Regency and Victorian

Intervista a sorpresa a Federica Soprani su Regency and Victorian

Che cos’è per te la scrittura?
La scrittura è da sempre una compagna di vita. Ho cominciato presto a inventare storie, e anche a scriverle. Ho avuto la fortuna di rendermi conto fin da bambina di quanto fosse bella la lingua italiana, e ho inziato a usarla per costruire frasi, a giocarci, come altri bambini giocavano con il Lego. Ho anche avuto buoni insegnanti che hanno saputo coltivare in me quell’amore e aiutarmi a smussare gli angoli e le asperità, tagliare un poco di quel ridondante a cui sono sempre stata portata, per mia natura. Quando scrivo sto bene, credo sia la cosa che mi rende più felice in assoluto.

Tre dei tuoi personaggi che vorresti invitare a cena e il menù che offriresti loro.
– Jericho Marmaduke Shelmardine, di Victorian Solstice. Quaglie en sarcophage, per capire come accidenti fa a mangiarle senza sporcarsi le dita. Mousse al cioccolato. Ovviamente il tutto innaffiato con Pommery. Ma con lui mangerei volentieri anche Fish e Chips.
– Lo Spettro di Nebbia, di Victorian Vigilante. Lui non potrebbe mangiare, per via della maschera. In realtà sarebbe crudele invitarlo a cena… Mettiamo che la tolga?… Carne. Al sangue.
– Amory, di Una segretaria per Milord. Dolci, di ogni tipo. Con creme e panna. Potrei mangiare dolci con Amory per l’eternità!

Tre aspetti del mondo vittoriano che ami e tre che non ti piacciono
Mistero. Eleganza. Contraddizioni
Ingiustizia. Degrado. Contraddizioni
Lo so, ho scritto Contraddizioni due volte… 😉

Che cosa bolle in pentola? Stanno arrivando inquietanti notizie sui giornali vittoriani…
Non ti si può nascondere niente, vero?…
Sì, la prossima settimana potrò dirvi di più. Per ora posso solo anticipare che sta per essere pubblicato qualcosa di molto speciale.
Per alcuni sarà un ritorno, per altri spero una piacevole novità.
Ci sarà Mistero, Eleganza, Ingiustizia, Degrado, Contraddizioni (!!!). Ma anche Amore, in tutte le sue declinazioni. Più o meno legali 😉

Intervista su Reader’s bench

Intervista su Reader’s bench

Intervista su Reader’s bench

A cura di Danylù Louliette K su Reader’s bench

INTERVISTA A FEDERICA SOPRANI E VITTORIA CORELLA, AUTRICI DE LA SOCIETA’ DEGLI SPIRITI E LA LEGA DEI GENTILUOMINI ROSSI

La scorsa settimana vi ho parlato de La società degli spiriti e La lega dei gentiluomini rossi e vi ho raccontato come, in meno di 24 ore, questi due racconti di Federica Soprani Vittoria Corella mi abbiano completamente rapita.
Ora sulla panchina non abbiamo altri che loro: Federica e Vittoria che, in questa intervista, ci parleranno della genesi dei loro racconti e sulle modalità della scrittura a quattro mani.
Premetto che intervistarle è stato davvero divertente, anche perchè le due autrici in questione sono decisamente delle personcine “sopra le righe”.
Trovarsi fra il fuoco incrociato delle loro risposte è stata un’esperienza decisamente formante.
Vista la vastità di personaggi presenti nella storia, potete farci una piccola distinzione di chi ha creato chi?
 
F: Personalmente sono colpevole della genesi di Jericho, un personaggio che porto con me da anni e al quale sono molto affezionata. E come tutti i personaggi che amo anche il povero medium è destinato a soffrire pene indicibili.  Vittoria mi fece a suo tempo l’onore di creare Safire (e il dispetto di creare Valentina). Fosse dipeso da me il medium sarebbe scomparso col suo mago nel 1887. Ma quando si è presentata l’occasione di scrivere i racconti di Victorian Solstice ho pensato di allungargli un po’ la vita e fargli conoscere Jonas, giusto per farlo soffrire ancora un po’. Re Belial era una mia creatura, ma Vittoria lo gestisce così bene che non ho potuto fare a meno di donarglielo: nulla mi rende più felice del suo gaio sorriso.
Vittoria è, appunto, la mamma di Jonas Marlowe, un personaggio odiosamente integro. Ancora mi domando da quale cilindro lo abbia estratto, dato che non ha nulla a che fare con il genere di personaggi che crea solitamente. Ma al medium piace, che volete farci?…
Per quanto riguarda la Lega, ho l’onore e il privilegio di essere la genitrice di Maurice Langdon Seymour, il Lord Cancelliere, del prodigo e devoto Fletcher e del povero Georg Coventry.
Altri personaggi che appaiono nei racconti, come Sir Damon Davies, Blanche Coventry, Peter Hicks e il misterioso Signor V sono retaggio degli anni trascorsi a giocare sul forum del Gioco di Narrazione Victorian Solstice, creato da me e Vittoria nel 2009. Mi auguro potremo dire ancora molto di loro 😉
V: Per quel che riguarda l’episodio 1, Vittoria Corella è la mamma di Jonas, Sir Damon Davies, Re Belial, il Mago Safire, Valentina e ha mosso in parte la sirena Euphrosine, dandole l’aspetto striato da ‘Ittiosi’ (omaggio a Sugar del bravissimo Michel Faber) e le membrane tra le dita, oltre a mozzarle la lingua per renderla muta. Vittoria Corella sa essere molto crudele coi personaggi delle sue storie.
Jonas è stato creato apposta per Jericho, che è un personaggio antichissimo, visto che esiste da più tempo di Vittoria Corella stessa (creatura fittizia, schermo virtuale dietro la quale si cela la vera ‘testa’ a metà del progetto Victorian Solstice).
Belial è nato sì dalla testa di Federica tanto tempo fa, ma poi Vittoria se ne è impossessata quasi naturalmente e si è trovata tanto bene nella pelle diabolica del Re, che è diventato una sua proprietà a tutti gli effetti.
Safire e Valentina erano nati per fare altro, ma come Jericho ha posato gli occhi sul Mago, durante una serata a teatro (mi pare andasse in scena il Giaurro di Byron), ha perso la brocca e l’ha voluto a tutti i costi. Peccato che al traino c’era Miss Casanova, che non ha affatto gradito.
Nell’episodio 2, Vittoria è la mamma di tutte figure femminili, oltre che di Jonas: la povera signora O’Dowd, la povera Blanche Coventry, la povera Gwen e persino la defunta Alice, grande amore di Jonas.
Scrivere a quattro mani è una cosa che mi ha sempre affascinato, me che credo sia davvero difficile. Come avviene la creazione delle vostre storie?
 
F: Paradossalmente per Vittoria e me risulta facilissimo scrivere insieme. Dico paradossalmente perché non potrebbero esistere due persone più differenti di noi. Forse siamo così diverse da risultare, alla fine, complementari. Per me è un onore e un piacere scrivere con lei. E’assolutamente stimolante. Parliamo molto dei nostri progetti e delle nostre idee, pianifichiamo, ci scontriamo perfino, ma, alla fine, quando si inizia a scrivere, tutto risulta molto naturale. Io scrivo un pezzo, poi lo mando a lei che va avanti, e così via. Quando una delle due si ‘blocca’ l’altra cerca di incentivarla, o semplicemente di distrarla finché il blocco non passa. La cosa più importante è che ci divertiamo insieme. Credo non avrebbe senso continuare a scrivere se così non fosse, e questo lo ripeto spesso a Vittoria.
V: Ci facciamo un’idea della storia, poi una delle due inizia, scrive un po’, poi passa la palla all’altra. A volte una scrive intere scene, a volte è un botta e risposta come in un dialogo. A volte seguiamo la trama che ci eravamo prefisse, altre (più spesso di quanto mi piaccia ammettere) andiamo  a casaccio sperando che dio ce la mandi buona. Conosciamo talmente bene i nostri personaggi che non è un problema per federica muovere i personaggi di Vittoria o immaginarne le reazioni, e viceversa.
Come e quando vi siete conosciute? Come è nata l’idea di scrivere insieme?
 
F: In realtà io mi sono imbattuta in Vittoria e dopo aver litigato con lei per un po’sui Borgia ho deciso che la ragazza aveva del potenziale e che avremmo fatto grandi cose insieme. Così le ho detto: Sto creando un forum di GDR (Gioco di Ruolo) ambientato nella Londra vittoriana. Ti va di aiutarmi? Al che la sciagurata rispose: Sì, certo, volentieri. Che cos’è un GDR?…
il resto è storia.
Al che Vittoria ha risposto: non ho mai scritto narrativa, sono una giornalista più che altro. Va bene uguale? E comunque voglio essere maltrattata.
V: Navigavo in internet, perchè mi annoiavo. In una chat ho incontrato Federica e le ho detto che i suoi stramaledetti Borgia sono degli stronzi e Caterina Sforza, Signora di Forlì, rulez (Io sono di lì). Da lì è nato l’amore.
 
Federica Soprani
 
Erotismo: un tema preponderante nella saga. E’ per entrambe così o c’è una più maliziosa dell’altra?
 
V: posso dire di me che il sesso mi piace moltissimo (farlo, leggerlo, immaginarlo). Per quel che riguarda la letteratura a tema, leggo molti libri erotici, ma non quelli contemporanei, solo quelli dei secoli passati, in cui non c’era il serpeggiante moralismo buonista di oggi, il femminismo o anche l’idea che il sesso è uno sport da fighi. Dove si scopava per incontrollabile passione e autentica ‘fregola’, altro che l’esibizionismo triste da video porno di Belen o Pamela Anderson. Poi, siccome sono sadomasochista, mi piace la crudeltà di De Sade, di cui ho scoperto un libro nella biblioteca di mia nonna a 10 anni. Di lì un lento rotolare a valle.
F: Il sesso è una componente fondamentale della natura umana. Premesso ciò, anch’io apprezzo tanto la teoria quanto la pratica. Soprattutto mi piace indagare su come un autentico sovvertimento di sensi può sconvolgere anche la mente più razionale. I miei primi approcci letterari sono stati biechissimi romance storici, leggendo i quali mi ritrovavo a pensare come fosse possibile che capitassero certe cose tra uomini e donne. Poi mi sono documentata meglio e ho scoperto tutte le variabili del caso, ma non posso dire di essere un’esperta di letteratura erotica. Molto hanno fatto anche i fumetti, soprattutto giapponesi (ho una propensione al sado-masochismo molto affine a certi topoi del Sole Levante)
C’è una domanda che non vi hanno mai posto e a cui vorreste rispondere?
 
V: siccome sono poco ‘social’ non muoio dalla voglia di parlare di me, per cui non mi chiederei niente. Mi piacciono però le domande che dimostrano autentico interesse in quello che faccio. Alle domande ‘standard’ rispondo in maniera ‘standard’ se va bene, se no con brutale sarcasmo.
Ultima domanda standard, per accontentare fan e curiosi come me: Ci sono altri progetti all’orizzonte?
 
V: beh, insieme: il Romanzo totale delle nostre storie che racconterà la storia di VS dal 1887 al 1918 almeno, e forse arriverà oltre, tipo 1950. In solitario io progetto di fare il minimo indispensabile in ogni ambito e grattarmi.
F: Abbiamo anche in progetto una storia Steampunk che avrà come protagonisti altri due nostri ‘idoli’: Percy Shelley e Lord Byron. Sto cercando di convertire Vittoria al Romance, illudendola con promesse di ricchezza, ma nonostante lo strepitoso successo del nostro primo esperimento lei non vuole saperne.
V: ah, non hai detto che te sei Shelley redivivo, io sono Lord Byron e Emanuela Valentini si propone come Mary Shelley. Così, perché è una buffa coincidenza.
Ringraziamo le autrice per la loro disponibilità
A cura di Danylù Louliette K, seguitela anche sul suo blog

Victorian Solstice VS Assassins’Creed

Victorian Solstice VS Assassins’Creed

Il 9 ottobre 2015 Federica Soprani e Vittoria Corella sono state chiamate come ospiti e relatrici in occasione della Master class tenutasi all’Università di Milano. Argomento: la Londra vittoriana (e il lancio del nuovo capitolo della saga Assassin’s Creed)

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