RECENSIONE: “VICTORIAN SOLSTICE” – Serie Victorian Solstice #2 – di Federica Soprani e Vittoria Corella – 22 Maggio 2020
TRAMA: Londra 1891: Jericho Shelmardine, il medium più chiacchierato di Londra, e Jonas Marlowe, ex ispettore di Scotland Yard, sono soci nell’agenzia investigativa J&J Investigations. Quando il Visconte di Chelsea e la sua innamorata Boudicca Lovelace si presentano da loro chiedendo aiuto per fuggire da Londra e coronare il proprio sogno d’amore, i due investigatori non possono sapere che si ritroveranno invischiati in una guerra senza quartiere tra la più potente organizzazione criminale dell’East End e la cellula più oscura e subdola dei servizi segreti britannici. Ma loro sono abituati alle sfide impossibili. Come quando Mary Kelly, prostituta di Whitechapel, offre loro tutti i suoi risparmi per ritrovare il mostro di cui è innamorata, l’Orco. Dal passato di Jonas riemerge una vecchia conoscenza, Harper McLeay, e la trama s’infittisce, fino a un epilogo degno di un romanzo gotico. Ma chi sceglierà alla fine la bella tra il mostro e l’eroe? Jonas e Jericho, paladini dei perduti, custodi dei dimenticati, sono rassegnati a dover fronteggiare solo casi insoliti. Ma forse è l’unico modo che hanno per pareggiare i conti col passato e costruire un nuovo futuro, insieme.
Avendo avuto modo di leggere e appassionarmi al primo volume di questa serie, rimanendo stregata per le atmosfere e per lo stile unico e inimitabile, inutile sottolineare che appena scoperta l’esistenza di questo secondo volume mi sono fiondata sulla lettura come un assetato nel deserto, aspettandomi grandi cose che immancabilmente sono arrivate, lasciandomi piacevolmente soddisfatta del risultato.
Siamo nella Londra del 1891, poco tempo dopo gli eventi del primo libro. L’ex poliziotto di Scotland Yard Jonas Marlowe ha fondato un’agenzia investigativa, la J&J Investigations, con il suo amante, l’enigmatico e carismatico sensitivo Jericho Marmaduke Sherlmardine. I due uomini vivono e lavorano insieme e non passa molto tempo prima che, complice la fama di entrambi, i primi casi inquietanti e complessi inizino a bussare alla loro porta, portando non pochi scompigli nelle vite dei due detective.
Proprio come nello scorso romanzo, seguiamo le peripezie dei due uomini accompagnandoli nelle loro investigazioni, casi inquietanti e che ci portano a scoprire un lato perverso e cupo della Londra di quegli anni, una città misteriosa e agli occhi di molti magica ma che, per chi ci vive, può rappresentare un inferno, un luogo oscuro in cui i deboli sono dimenticati e abbandonati alla loro sorte e in cui troppo spesso i vizi e le perversioni di certi “mostri” la fanno da padrona.
Nonostante l’investigatore e il medium stiano ormai insieme, la loro relazione è tutt’altro che semplice e questo a causa del dolore che provano entrambi per quel passato che molte volte vorrebbero dimenticare. Da una parte Jericho con i suoi demoni e misteri e dall’altra Jonas che non riesce proprio a lasciare andare quel primo amore, quella defunta moglie che tanto ha amato e che così crudelmente gli è stata portata via. I due uomini vivono una relaziona complicata e questi tormenti interiori si mescolano alla perfezione con la narrazione e con i casi presentati, permettendoci di assistere a una lenta e costante evoluzione dei protagonisti e del mondo che li circonda.
Con il loro stile e un linguaggio sempre curato e ricercato, Vittoria e Federica riescono a darci una storia dalle atmosfere raffinate e inquietanti e, proprio come per il primo libro, non mi sento di raccontare nei dettagli la trama perché rischierei di rovinare il vostro viaggio di scoperta e investigazione; dovete infatti sapere che ogni tassello deve essere ricercato da voi lettori, ogni singolo dettaglio o personaggio inserito dalle autrici, anche quello che a una prima occhiata può sembrare insignificante, ha la sua importanza, una sua storia e uno scopo preciso all’interno della narrazione. Sono rimasta colpita ancora una volta, amo particolarmente le atmosfere gotiche e queste unite ai casi intricatissimi e curati con attenzione mi hanno fatto emozionare.
Ho trovato un netto miglioramento nello stile già ottimo delle autrici e sono rimasta ancora più colpita dalla loro abilità nel non snaturare i personaggi, sono riuscite con attenzione a farli crescere senza mai sminuire la loro essenza e in particolare a questo giro ho preferito di gran lunga Jonas. Se nello scorso volume era stato il medium a stregarmi con la sua personalità sopra le righe e la sua storia personale bizzarra e tragica, qui ho dovuto prendere il mio cuore e consegnarlo di prepotenza all’ex investigatore più solerte di Scotland Yard. Ho amato la sua caratterizzazione e la sua costante lotta interiore per riuscire a corrispondere i sentimenti dell’amato. Ho amato vederlo fragile, spaventato per quelle emozioni, così combattuto e umano, reale, così simile a noi lettori. Ho trovato coerente la sua caratterizzazione soprattutto vista l’epoca in cui è ambientata la storia e per il modo in cui una relazione simile era vista dalla società.
Cosa altro posso dirvi? Che dovete assolutamente leggerlo! Se amate le storie misteriose, gli enigmi, le atmosfere gotiche, i personaggi forti e fragili allo stesso tempo non potete farvelo scappare. Anche in questo caso bisogna ovviamente tenere conto dei temi trattati, spesso spinosi e con dettagli che non vengono certo lasciati alla nostra immaginazione, temi che potrebbero turbare i lettori più sensibili per la loro crudezza e complessità, quindi proprio come il primo volume conviene iniziarlo solo con le dovute premure e solo se non si è troppo deboli di stomaco o di cuore, in quel caso potrete godervi una lettura affascinante e ammaliante. Proprio come il primo libro, ho trovato questo sequel interessante e ben realizzato e sono curiosissima di scoprire di più, di avere altri dettagli sui protagonisti e sul loro futuro, attendo insomma con ansia altri volumi di questa fantastica serie.