Recensione “Victorian Solstice” su BOSCO DEI SOGNI FANTASTICI

Recensione “Victorian Solstice” su BOSCO DEI SOGNI FANTASTICI

“Victorian Solstice” di Federica Soprani e Vittoria Corella

Amici Lettori,
ben trovati sul nostro spazio web!
Oggi viaggiamo nella Londra Vittoriana insieme ad una nuova collaboratrice: la lettura unisce, appassiona e consolida quei legami che sono davvero durevoli nel tempo.
Con immenso piacere vi lascio scivolare tra le pagine di VICTORIAN SOLSTICE, un thriller scritto a quattro mani da Federica Soprani e Valentina Corella, pubblicato con la poliedrica DZ Edizioni e disponibile in entrambi i formati di lettura, sia digitale che cartaceo.

Buona lettura!

La Recensione di Erika Andreani

Londra, fine ‘800.

Nuove scoperte e teorie rivoluzionarie minacciano la supremazia dei nobili che, per nulla intenzionati a rinunciare ai propri schiavi, stringono le loro catene, schiacciandoli con un moralismo radicale quanto ipocrita.

Nella capitale, slums fetidi e straripanti di disgraziati pronti ad affittare anche l’anima pur di sopravvivere, si alternano a magioni dorate con nobili fanciulle dalla pelle d’alabastro. Ricchezza e degrado, perbenismo e squallore si mescolano in una danza antica quanto il mondo stesso.

Jericho, affascinante medium conteso tra i migliori salotti, conosce alla perfezione questi equilibri e riesce a muoversi da un mondo all’altro come un abile Stregatto.

Un delitto inspiegabile sarà la causa del suo primo incontro con il detective Jonas, deciso a far luce sulla vicenda. La Yard non vuole avere a che fare col paranormale, ma Jericho è un abilissimo affabulatore e riuscirà a convincere il pragmatico antagonista ad avviare un’insolita collaborazione.

 

«Posso aiutarvi, signor Marlowe?» chiese Jericho. Si era avvicinato allo scettico della serata, ancora col bicchiere in mano.
«Sì. Come avete fatto? Cosa muove il tavolino?» Jonas detestava i giri di parole. Odiava perdere tempo. La vita era breve, e lui era certo che ce ne fosse una soltanto.
«La stessa cosa che fa crescere l’erba nei prati. Che trasforma un seme umano in un bambino. Che fa cadere la pioggia e tiene sospesa la sfera terrestre nel più spaventoso vuoto concepito dalla mente di Dio.»
Jonas storse la bocca. «Oltre che medium, siete anche un poeta. Povero me.»
«Volete del vino? Viene dalla Spagna» Jericho indicò la bottiglia.
«Non bevo mai in servizio. Quando bevo divento malinconico. Non c’è niente di peggio di un investigatore malinconico. Tende a fare supposizioni romantiche. Più di un criminale ha tratto vantaggio dal romanticismo, sapete?»

Dopo ogni angosciante scoperta e malsano incontro, Jonas e Jericho si conosceranno sempre più a fondo, fino a formare un duo investigativo indissolubile che riuscirà ad abbattere ogni limite, anche quelli imposti dal destino.

Luce e ombra, speranza e cinismo, conformismo e follia si mescolano e convivono in entrambi, permettendogli di scalfire le più luccicanti facciate, maschere perfette di cuori di tenebra. Il Cavaliere dalla scintillante armatura e l’Elfo Oscuro si troveranno ad affrontare mostri e alter ego fiabeschi, valicando spesso i confini della realtà e rivelando il lato nascosto dell’animo umano. Quattro storie a tratti agghiaccianti che mostrano la Londra Vittoriana con grande precisione storica e sociale, mostrandone senza censure le dicotomie di sfarzo e squallore, rettitudine e caos.


Il titolo è già il preludio del tema principale.

Victorian Solstice: il solstizio, termine univoco per concetti opposti, due momenti in cui la luce e l’oscurità si passano lo scettro.

Il libro è scritto in terza persona con focalizzazione nel protagonista di ciascuna scena, che sia vittima o carnefice, creando nel lettore reazioni anche viscerali.

I personaggi sono complessi e reali: viviamo le loro pene, le paure, i desideri e a volte, le perversioni. Le loro relazioni, i dialoghi e le reazioni sono coerenti e raccontati con intensità tale da creare una profonda empatia in chi legge.

Le autrici descrivono l’ambiente con precisione storica tramite l’inserimento di punti di riferimento e luoghi realmente esistiti (come ad esempio il manicomio).

Il lessico e la forma passano da un frasario quasi barocco, tramite l’uso abbondante di aggettivi e frasi evocative, a uno molto crudo, con momenti di una durezza e volgarità scioccante. Entrambi gli stili sono dosati abilmente, senza forzare mai la lettura, che risulta sempre scorrevole e ricca di pathos.

 

La sera aveva ammantato le cime degli alberi di ombre violette e il prato era immerso in un’oscurità foderata di pioggia.

 

Certe botteghe sono necessarie. Non si può vivere senza panettiere, perché non si può vivere senza mangiare. Lo stesso si può dire del farmacista o del macellaio. Certi posti ci devono essere. Mangiare, bere, curarsi. E fottere.
Per questo a Londra non mancavano luoghi in cui comprare il sesso.

Il Filo di Arianna che lega tra loro le vicende narrate è la condizione umana nel periodo vittoriano, che variata nei modi e nei tempi è rimasta pressoché immutata nella sostanza: all’ombra di fasti castigati e perbenisti, permane nell’umanità un fitto sottobosco di degenerazione e perversione.

 

«Le mie storie, amore, raccontano quello che gli uomini vogliono sentirsi dire e che le mogli non possono, o vogliono, fare.»

Ci viene presentato con realismo uno spaccato dell’epoca, che mostra anche i metodi investigativi della Yard. Scopriamo così le sempiterne incomprensioni tra poliziotti e cittadini causate da tensioni sociali latenti, oltre a divari interni dovuti alle pressioni dei potenti e all’integrità dei soggetti coinvolti.

 

In tutti i casi la polizia si era limitata a registrare la denuncia e a dimenticarla su un tavolo, a coprirsi di ulteriori pratiche e scartoffie. Un ragazzo di vent’anni che scompare a Londra non fa scalpore. Un ragazzo di vent’anni irlandese che scompare a Kilburn è solo una seccatura in meno.

I bobbies non hanno vita facile: divisi tra il desiderio di proteggere il popolo, di cui in fondo fanno parte, la carenza di mezzi e le scarse conoscenze tecniche. A peggiorare la situazione lo stato di perenne emergenza e l’ombra della Corona Inglese, che ha tentacoli oscuri in ogni piega della società.

 

Giravano tutti ad almeno venti passi di distanza, perché qualcuno in America aveva detto che passeggiare su e giù per la scena del delitto come facevano i bobbies londinesi inquinava le prove, e addio. Il mondo aveva già visto quanto erano stati bravi alla Yard con lo Squartatore.

Tutto il libro è un costante riferimento a fiabe più o meno note, in cui i personaggi ogni volta assumono connotazioni e ruoli diversi. Incontreremo il pifferaio magico, sensuali sirene, principi e principesse, re, folletti, giganti, cavalieri misteriosi, streghe e una moltitudine di bimbi sperduti. Alice accompagnerà il lettore oltre lo specchio, alla scoperta dei segreti di ognuno di loro.

 

Il Soldato sogghignò. «Quell’assassino appartiene al Re dei Topi. Occhio per occhio. Questa è la Legge del Sottosuolo, l’unica che riconosco. La mia gente lo farà a pezzi.»

Il rapporto tra i due investigatori evolverà di capitolo in capitolo: Jericho e Jonas affronteranno un lungo viaggio di consapevolezza interiore e di scoperta dell’altro, arrivando a scardinare le regole della morale e del pensiero comune.

 

Non comprendeva del tutto la natura del rapporto tra Jericho e il mago defunto. La intuiva, certo. E cercava di ignorarla. […] Lo vedeva ricacciare indietro le lacrime che spuntavano senza motivo a metà di una conversazione, proprio come faceva lui. Scandaloso, vergognoso, illegale: se qualcuno avesse definito così il suo amore per Alice, l’avrebbe preso a pugni. Non c’era niente di sbagliato nell’amore.

Le differenze sfumeranno e pian piano emergeranno i tratti comuni di due anime a brandelli, tra dolore, rimorso e sete di vendetta. Sarà proprio questa oscurità ad avvicinarli e permettere loro di affrontare l’uomo nero, insieme.

 

«Hai sentito cosa ho detto? Non possiamo perdere!». […] Buon Dio, come si fa a far ragionare chi non ha paura della Morte e parla coi defunti?

Victorian Solstice si rivela un thriller storico avvincente e ben scritto, che a tratti richiede uno stomaco forte per essere assimilato.

Un libro dall’atmosfera inquietante e a tratti oscena, una sberla al volto del lettore, costretto a fare i conti con i mostri e le devianze che fanno da sottofondo alla società civile.

 

«In certi casi la follia è solo un’esasperazione dell’amore.»

Nonostante questo, però, le due autrici riescono a inserire anche brevi tratti più leggeri, in un insieme poliedrico e intrigante, fedele specchio della complessità del mondo.

 

«A che vi serve la rivoltella?»
Jonas sbuffò. «Non posso affrontare un probabile assassino a parolacce, signorina. Sono troppo beneducato.»

VICTORIAN SOLSTICE: un brutale storico scritto divinamente – recensione video di Simona Affabile

VICTORIAN SOLSTICE: un brutale storico scritto divinamente – recensione video di Simona Affabile

Quest’horror è scritto in maniera impeccabile, nonostante i temi trattati siano scabrosi e destabilizzanti. L’ epoca vittoriana è stata un periodo buio, piena di figure come Jack lo Squartatore, in cui la polizia preferiva girarsi dall’altra parte perché era collusa con i nobili. “Victorian Solstice – Vol.1”, di Federica Soprani e Vittoria Corella, rispecchia questa realtà senza renderla meno cruenta ma, allo stesso tempo, riesce a conquistare i lettori con il suo stile irresistibile. – Se volete leggere insieme a me, visitate il mio canale IG: https://www.instagram.com/simonaffabile – Se volete leggere le interviste agli autori o semplicemente desiderate qualche informazione in più sui libri che leggo, passate per la mia pagina FB: https://www.facebook.com/simonaffabile
Simona

 

Victorian Solstice vol.2 – Recensione di Tre libri sopra il cielo

Victorian Solstice vol.2 – Recensione di Tre libri sopra il cielo

RECENSIONE: “VICTORIAN SOLSTICE” – Serie Victorian Solstice #2 – di Federica Soprani e Vittoria Corella – 22 Maggio 2020

TITOLO: Victorian Solstice Vol. 2
AUTORE:  Federica Soprani e Vittoria Corella
CASA EDITRICE: Darkzone
SERIE: Victorian Solstice #2
GENERE:  Storico
E-BOOK: Sì
PREZZO: € 2,99 su sito Editore
DATA DI USCITA: 22 Maggio 2020
LIVELLO DI SENSUALITA’: Medio Alto
LINK PER L’ACQUISTO: Victorian solstice. Vol. 2

TRAMA: Londra 1891: Jericho Shelmardine, il medium più chiacchierato di Londra, e Jonas Marlowe, ex ispettore di Scotland Yard, sono soci nell’agenzia investigativa J&J Investigations. Quando il Visconte di Chelsea e la sua innamorata Boudicca Lovelace si presentano da loro chiedendo aiuto per fuggire da Londra e coronare il proprio sogno d’amore, i due investigatori non possono sapere che si ritroveranno invischiati in una guerra senza quartiere tra la più potente organizzazione criminale dell’East End e la cellula più oscura e subdola dei servizi segreti britannici. Ma loro sono abituati alle sfide impossibili. Come quando Mary Kelly, prostituta di Whitechapel, offre loro tutti i suoi risparmi per ritrovare il mostro di cui è innamorata, l’Orco. Dal passato di Jonas riemerge una vecchia conoscenza, Harper McLeay, e la trama s’infittisce, fino a un epilogo degno di un romanzo gotico. Ma chi sceglierà alla fine la bella tra il mostro e l’eroe? Jonas e Jericho, paladini dei perduti, custodi dei dimenticati, sono rassegnati a dover fronteggiare solo casi insoliti. Ma forse è l’unico modo che hanno per pareggiare i conti col passato e costruire un nuovo futuro, insieme.

 

Avendo avuto modo di leggere e appassionarmi al primo volume di questa serie, rimanendo stregata per le atmosfere e per lo stile unico e inimitabile, inutile sottolineare che appena scoperta l’esistenza di questo secondo volume mi sono fiondata sulla lettura come un assetato nel deserto, aspettandomi grandi cose che immancabilmente sono arrivate, lasciandomi piacevolmente soddisfatta del risultato.

Siamo nella Londra del 1891, poco tempo dopo gli eventi del primo libro. L’ex poliziotto di Scotland Yard Jonas Marlowe ha fondato un’agenzia investigativa, la J&J Investigations, con il suo amante, l’enigmatico e carismatico sensitivo Jericho Marmaduke Sherlmardine. I due uomini vivono e lavorano insieme e non passa molto tempo prima che, complice la fama di entrambi, i primi casi inquietanti e complessi inizino a bussare alla loro porta, portando non pochi scompigli nelle vite dei due detective.

Proprio come nello scorso romanzo, seguiamo le peripezie dei due uomini accompagnandoli nelle loro investigazioni, casi inquietanti e che ci portano a scoprire un lato perverso e cupo della Londra di quegli anni, una città misteriosa e agli occhi di molti magica ma che, per chi ci vive, può rappresentare un inferno, un luogo oscuro in cui i deboli sono dimenticati e abbandonati alla loro sorte e in cui troppo spesso i vizi e le perversioni di certi “mostri” la fanno da padrona.

Nonostante l’investigatore e il medium stiano ormai insieme, la loro relazione è tutt’altro che semplice e questo a causa del dolore che provano entrambi per quel passato che molte volte vorrebbero dimenticare. Da una parte Jericho con i suoi demoni e misteri e dall’altra Jonas che non riesce proprio a lasciare andare quel primo amore, quella defunta moglie che tanto ha amato e che così crudelmente gli è stata portata via. I due uomini vivono una relaziona complicata e questi tormenti interiori si mescolano alla perfezione con la narrazione e con i casi presentati, permettendoci di assistere a una lenta e costante evoluzione dei protagonisti e del mondo che li circonda.

Con il loro stile e un linguaggio sempre curato e ricercato, Vittoria e Federica riescono a darci una storia dalle atmosfere raffinate e inquietanti e, proprio come per il primo libro, non mi sento di raccontare nei dettagli la trama perché rischierei di rovinare il vostro viaggio di scoperta e investigazione; dovete infatti sapere che ogni tassello deve essere ricercato da voi lettori, ogni singolo dettaglio o personaggio inserito dalle autrici, anche quello che a una prima occhiata può sembrare insignificante, ha la sua importanza, una sua storia e uno scopo preciso all’interno della narrazione. Sono rimasta colpita ancora una volta, amo particolarmente le atmosfere gotiche e queste unite ai casi intricatissimi e curati con attenzione mi hanno fatto emozionare.

Ho trovato un netto miglioramento nello stile già ottimo delle autrici e sono rimasta ancora più colpita dalla loro abilità nel non snaturare i personaggi, sono riuscite con attenzione a farli crescere senza mai sminuire la loro essenza e in particolare a questo giro ho preferito di gran lunga Jonas. Se nello scorso volume era stato il medium a stregarmi con la sua personalità sopra le righe e la sua storia personale bizzarra e tragica, qui ho dovuto prendere il mio cuore e consegnarlo di prepotenza all’ex investigatore più solerte di Scotland Yard. Ho amato la sua caratterizzazione e la sua costante lotta interiore per riuscire a corrispondere i sentimenti dell’amato. Ho amato vederlo fragile, spaventato per quelle emozioni, così combattuto e umano, reale, così simile a noi lettori. Ho trovato coerente la sua caratterizzazione soprattutto vista l’epoca in cui è ambientata la storia e per il modo in cui una relazione simile era vista dalla società.

Cosa altro posso dirvi? Che dovete assolutamente leggerlo! Se amate le storie misteriose, gli enigmi, le atmosfere gotiche, i personaggi forti e fragili allo stesso tempo non potete farvelo scappare. Anche in questo caso bisogna ovviamente tenere conto dei temi trattati, spesso spinosi e con dettagli che non vengono certo lasciati alla nostra immaginazione, temi che potrebbero turbare i lettori più sensibili per la loro crudezza e complessità, quindi proprio come il primo volume conviene iniziarlo solo con le dovute premure e solo se non si è troppo deboli di stomaco o di cuore, in quel caso potrete godervi una lettura affascinante e ammaliante. Proprio come il primo libro, ho trovato questo sequel interessante e ben realizzato e sono curiosissima di scoprire di più, di avere altri dettagli sui protagonisti e sul loro futuro, attendo insomma con ansia altri volumi di questa fantastica serie.

 

Victorian Solstice vol.2 – Recensione di Tre libri sopra il cielo

Victorian Solstice vol.2 – Recensione di Annarita Verzola su Amazon

Recensito in Italia il 19 giugno 2020

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Recensito in Italia il 20 giugno 2020