Percyval Swan & il misterioso Signor Ripps
Londra
1887
4
Percyval Swan emerse di slancio del muro d’acqua gelida, guadagnando l’ingresso relativamente riparato della Gazette. Rabbrividì, lanciando uno sguardo colmo di biasimo alla pioggia che cadeva talmente fitta da creare una cortina impenetrabile. La primavera non poteva sembrare più distante.
Una pozzanghera si stava già allargando sotto i suoi piedi, ma presto avrebbe potuto liberarsi del cappotto fradicio, asciugarsi i capelli con una spugna morbida e godere del tepore confortante del proprio ufficio. Il pensiero del vecchio bollitore ammaccato che borbottava perennemente sulla stufa gli strappò un sospiro. Ma mentre si voltava per lasciarsi alle spalle quelle condizioni atmosferiche inclementi, colse con la coda dell’occhio una figura nota, dall’altra parte della strada. Dovette strizzare gli occhi, per liberarli delle gocce di pioggia rimaste impigliate tra le ciglia bionde, e perché gli occhiali sottili al momento erano talmente appannati da costituire un impedimento più che un vantaggio. Non si era sbagliato, era proprio il signor Ripps. D’istinto alzò la mano in segno di saluto, domandandosi solo in un secondo momento cosa spingesse l’amico nonché presumibile spasimante di sua sorella Catherine a sostare in quel modo sotto il diluvio. Se si fosse recato alla Gazette per fare visita a Catherine avrebbe potuto cercare riparo nell’ingresso, o salire direttamente al secondo piano, negli uffici della redazione. E invece… Era da pazzi starsene là fuori. La figura dell’uomo si stagliava in modo drammatico, come una statua di sale dimenticata, lasciata a sciogliersi sul marciapiede deserto.
“Signor Ripps!” chiamò Percy, gridando per superare lo scrosciare della pioggia. Strizzò ancora gli occhi chiari, per mettere a fuoco il volto dell’uomo. Stava forse male? Perché rimaneva così immobile? L’acqua gli ruscellava addosso, impregnando il suo cappotto, rendendolo pesante come quello di un annegato. I capelli lunghi aderivano al capo come alghe brune.
“Signor Ripps!” ripetè Percy, a voce più alta, accompagnando quel richiamo con un ampio gesto di saluto. Da quella distanza non poteva distinguere chiaramente l’espressione di Ripps, eppure aveva la sgradevole sensazione che i suoi occhi fossero aperti, fissi, come quelli di certe bambole nei negozi di Hudson Street, pezzi di vetro che della pioggia avevano lo stesso colore. Il pensiero di quegli occhi fissi lo inquietava, e non era la prima volta. Strano uomo quel Ripps, lo aveva pensato fin da subito, ma era così raro trovare qualcuno che andasse a genio a Catherine che non era il caso di fare troppo i difficili. Già… Un potente starnuto lo scosse, costringendolo a flettere la figura allampanata in avanti. Quando si raddrizzò cercò con gli occhi la figura dall’altro lato della strada, invano. Del signor Ripps non c’era traccia.
(Federica Soprani)
On the 4th day of Christmas
my true love sent to me:
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree