Seconda edizione che riunisce quattro racconti già pubblicati in precedenza, “Victorian Solstice” segue le indagini di un’improbabile coppia di detective, il medium Jericho Marmaduke Shelmardine e l’investigatore Jonas Marlowe, in una Londra vittoriana cupa e decadente, popolata da ricchi dediti ai piaceri più sfrenati e poveri che si dibattono nella miseria più totale.
I protagonisti vengono da ambienti molto diversi e possiedono una visione del mondo quasi opposta: mentre Jericho ha imparato a destreggiarsi nel marciume della società e sopravvive come medium tra i salotti dei benestanti, Jonas conserva una sorta di ingenua fiducia nel sistema, nonostante lui per primo sia stato vittima di un’ingiustizia.
Il peso del passato incombe su entrambi, sebbene in modi diversi, perché quello di Jericho è avvolto nel mistero di un’insolita e sensuale relazione, mentre su Jonas pende la condanna per un delitto irrisolto. Il medium cela la sofferenza dietro una maschera libertina, che di racconto in racconto si incrina per mostrarci la verità che custodisce nell’animo, la speranza di un nuovo amore che gli dona nuove motivazioni. Al contrario, l’investigatore si mostra per ciò che è, un uomo rigoroso che dubita dell’esistenza del paranormale e crede davvero di poter portare tutti i criminali davanti a un giudice, nonostante l’intero mondo in cui si muove sia corrotto.
L’amore che nasce tra i due uomini è inaspettato, un sentimento via via più profondo che dona loro forza di fronte alle avversità; le indagini restano in primo piano nella narrazione, tuttavia la relazione tra Jonas e Jericho ha un impatto deciso sullo sviluppo dei due personaggi e sull’andamento della vicenda.
La spirale di vizi e crimini nei quattro racconti è molto cupa e si ha quasi l’impressione che per questa società corrotta non ci sia più alcuna speranza, la risoluzione dei casi a volte consiste solo nella scoperta di una verità che non può essere raccontata, perché non interesserebbe a nessuno.
Di racconto in racconto, di caso in caso, cresce la curiosità di scoprire la verità sui misteri nel passato di Jericho e Jonas, ogni piccolo indizio cattura l’attenzione e suscita nuove congetture. Tutto questo è reso possibile da una scrittura suggestiva ed elegante, in grado di descrivere le situazioni più terribili senza appesantirle o renderle troppo da sopportare per chi legge.
Certo si nota che i racconti sono stati scritti in un arco di tempo dilazionato e che storia, personaggi e stile narrativo hanno subito un’evoluzione, ma questo non pesa troppo sul risultato finale, perché in un certo senso dà modo al lettore di immergersi sempre più nel mondo di ombre e misteri creato dalla coppia di autrici.
Editing a cura di Lilith.