Un uomo, poco più che un ragazzo, senza un passato, in bilico tra due mondi. O forse molti di più. Mordecai è un tagliatore di diamanti, il migliore della Gilda di Clerkenwell. Lui guarda un diamante grezzo e vede ‘bellezza’ e ‘perfezione’. Lui vede molte cose, più di quante i suoi occhi innocenti possano ammettere.
Mordecai Gerolamus guardava la macchina e pensava: Meshuga! Guardava Rosen, il Mastro Tagliatore e ripeteva: Meshuga!
Rosen lo ignorava, come faceva sempre.
“Una macchina non può sapere come si tagliano i diamanti! Meshuga!”
Rosen, in piedi di fronte a un muro di lucciole e perline, non sollevò lo sguardo dal pannello di controllo.
“Boychik, tu non sai nulla di Macchine delle Differenze. Questa meraviglia ci risparmierà tanti grattacapi in futuro. Tante notti insonni, tante discussioni!”
Mordecai Gerolamus guardò la sua immagine riflessa negli schermi ovali retroilluminati posizionati ad altezza uomo, che lui si ostinava a considerare ‘occhi’: “Nessuna macchina può dirti come tagliare un diamante. Rovinerete la gemma.”